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Inno anarchico spagnolo

Carratalá Ramos, Rafael

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Testo “Hijos del pueblo” di Rafael Carratalá Ramos (1885) ; trad. di 1937.


Figlio del popol avvinto in catene,
Si ingiusta sorte non può più durar ;
Se la tua vita è un tessuto di pene,
Piuttosto che schiavo, t’appresta a pugnar.
 
La tracotante ed esosa genìa,
Che spregia e opprime l’Umanità,
Sarà dispersa de l’Anarchia
Nel nome santo di Libertà !
 
Lavorator, sorgi a lotar ;
Lo sfruttamento ha da cessar.
Su t’alza in piè, per l’Ideal,
Al grido di Rivoluzion Social.
 
Giustizia alfin dobbiam voler,
Uniti sol si potrà ottener.
Vessillo ner non piegherà.
La borghesia sgominerà !
 
Un sol vessillo, in’amica face
Ci guidi, c’infiammi, ci sproni ad agir ;
Sol con l’azione concorde e tenace
Il trionfo finale potrem conseguir.
 
Di un ideal di giustizia e d’amore
La nostra lotta degna sarà :
Del bieco borghese, del vil sfruttatore,
Il giogo si spezzi e l’error sparità.
 
Lavorator, sorgi a lottar ;
Lo sfruttamento ha da cessar.
Su t’alza in piè, per l’Ideal.
Al grido di Rivoluzione Social.
Giustizia afin dobbiam voler,
Uniti sol si potrà ottener.
Vessillo ner non piegherà.
La borghesia sgominerà !

altra versione :
Figlio del popolo

Figlio del popolo, ti opprimon catene
e questa ingiustizia non può seguitare,
se la tua esistenza è un mondo di pene
all’essere schiavo preferisci morire.
Questi borghesi, parecchio egoisti,
che così disprezzano l’Umanità,
spazzati via saran dagli anarchisti
al forte grido di libertà.
 
Ah !
 
Rosso stendardo, soffrire non più,
lo sfruttamento soccomberà.
Insorgi, popolo leale
al grido della rivoluzione sociale.
La rivendicazione non va chiesta ;
solo l’unione la potrà esigere.
Il nostro pavese non lo spezzerai,
turpe borghese.
Vade retro !
 
I cuori operai che palpitano
per la nostra causa, saran felici.
Se entusiasti de uniti combattono
della vittoria la palma otterranno.
I proletari dovran trattare
la borghesia con alterigia
e combatterla anche per sfida
alla sua malvagia stupidità.
 
Ah !
 
Rosso stendardo, soffrire non più,
lo sfruttamento soccomberà.
Insorgi, popolo leale
al grido della rivoluzione sociale.
La rivendicazione non va chiesta ;
solo l’unione la potrà esigere.
Il nostro pavese non lo spezzerai,
turpe borghese.
Vade retro !

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 229 (& mus.)