La rovina del mondol’è stato Mussoliniche l’era il capobandadi tutti gli assassinie invece di aiutarel’Italia e la nazionsi son truffati l’oroe ottanta e più milionO figli di carognae o nati delinquentiche dopo a ventun annoson ritornati i tempiche dopo a ventun annoBadoglio e il suo quartiersono usciti da sfruttarel’Italia e il mondo interCon tutti quei misfattie questa barbariespecie che avete fattoalla famiglia miaomicidio morte incendioe rovinata me‘tacando dal ventunofin al quarantatreDi quello ch’io vi cantoio non ho la seduzionela canto in faccia al pubblicomi dan tutti ragionedi qui parla il giornalee tutta la nazionposso parlare anch’ioperchè c’ho la ragionSono arrivati inglesiinsieme ai mericanidovete ripagarcidi tutti i nostri danniavete terminatodi farla da padroncominceremo noia prendere il bastonDopo ventitré anni[di offese e di dolore]la famiglia Secchiariha riavuto l’onoree di rivendicarsicon tutti i traditorli abbiam fatti sparirecome la neve al solEvviva i mericanievviva l’Inghilterraassieme ai partigianihanno vinto la guerrahanno vinto la guerradel feroce leonche voleva in Italiaessere lui il padron’Na notte il mio nipotel’er’ due mesi ch’era natod’in casa su nel tettoveniva trasportatosi vede ch’era in bracciaal porco del signorla mamma stava in fugae non trovò il figliolDopo pochi minutiveniva ritrovatoperchè solo sul tettorimasto abbandonatoquesta non è canzonema è tutta veritàavere il cuor di pietrafa muovere pietàPoi c’è quel delinquentedel biondo innominatoche il ventisei settembrela casa ci ha incendiatoassieme altri fascistilor posson riferirmentre le mie sorelleci stavano a dormirE te […]con quella testacciagli occhioni grossili farem piccinie te ne pentirai dei malisfattiche hai fatto nel ventunoai gragnaninie […] perla neralo sbiancheremoC’è quello di […]che al fresco ce lo han messoma quando verrà fuorinoi ci daremo il lesso[…] lo spelleremlo storto lo drizzereme quel di […]l’occhiolin ce leveremC’è […]che adesso gli è arrivatoanche lui della casal’è complice del fattosi creda d’esser fuorima i conti deve farper paga tanta pellenoi ci dobbiam pigliarE’ un ladro è un macellaioun faccia da sospettoche il ventitré a mia madrelui ci sputava in facciauomo senza pudordicendo che dovevaeducar meglio i figliolOra tutti i fascisticon la camicia nerali abbiam messi per luttoalla nostra bandieraquesto sarà un ricordoper una eternitàbandiera rossa et nerasempre trionfera
Accueil > Chansons > La Rovina del mondo
La Rovina del mondo
Secchiari, Silvia
Testo di Silvia Secchiari (1943). Sull’aria di “Cecco Beppe” (1915, parodia de “Il General Cadorna ha scritto alla regina”).
Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 246-247 (& mus.) : « Il canto è stato ricostruito in base alla registrazione effettuata i 1 maggio 1995 […] dalla voce di E. Secchiare e l’8 marzo 1997 […] da Silvano Secchiari. »