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La Rovina del mondo

Secchiari, Silvia


Testo di Silvia Secchiari (1943). Sull’aria di “Cecco Beppe” (1915, parodia de “Il General Cadorna ha scritto alla regina”).


La rovina del mondo
l’è stato Mussolini
che l’era il capobanda
di tutti gli assassini
e invece di aiutare
l’Italia e la nazion
si son truffati l’oro
e ottanta e più milion
 
O figli di carogna
e o nati delinquenti
che dopo a ventun anno
son ritornati i tempi
che dopo a ventun anno
Badoglio e il suo quartier
sono usciti da sfruttare
l’Italia e il mondo inter
 
Con tutti quei misfatti
e questa barbarie
specie che avete fatto
alla famiglia mia
omicidio morte incendio
e rovinata me
‘tacando dal ventuno
fin al quarantatre
 
Di quello ch’io vi canto
io non ho la seduzione
la canto in faccia al pubblico
mi dan tutti ragione
di qui parla il giornale
e tutta la nazion
posso parlare anch’io
perchè c’ho la ragion
 
Sono arrivati inglesi
insieme ai mericani
dovete ripagarci
di tutti i nostri danni
avete terminato
di farla da padron
cominceremo noi
a prendere il baston
 
Dopo ventitré anni
[di offese e di dolore]
la famiglia Secchiari
ha riavuto l’onore
e di rivendicarsi
con tutti i traditor
li abbiam fatti sparire
come la neve al sol
 
Evviva i mericani
evviva l’Inghilterra
assieme ai partigiani
hanno vinto la guerra
hanno vinto la guerra
del feroce leon
che voleva in Italia
essere lui il padron
 
’Na notte il mio nipote
l’er’ due mesi ch’era nato
d’in casa su nel tetto
veniva trasportato
si vede ch’era in braccia
al porco del signor
la mamma stava in fuga
e non trovò il figliol
 
Dopo pochi minuti
veniva ritrovato
perchè solo sul tetto
rimasto abbandonato
questa non è canzone
ma è tutta verità
avere il cuor di pietra
fa muovere pietà
 
Poi c’è quel delinquente
del biondo innominato
che il ventisei settembre
la casa ci ha incendiato
assieme altri fascisti
lor posson riferir
mentre le mie sorelle
ci stavano a dormir
 
E te […]
con quella testaccia
gli occhioni grossi
li farem piccini
e te ne pentirai dei malisfatti
che hai fatto nel ventuno
ai gragnanini
e […] perla nera
lo sbiancheremo
 
C’è quello di […]
che al fresco ce lo han messo
ma quando verrà fuori
noi ci daremo il lesso
[…] lo spellerem
lo storto lo drizzerem
e quel di […]
l’occhiolin ce leverem
 
C’è […]
che adesso gli è arrivato
anche lui della casa
l’è complice del fatto
si creda d’esser fuori
ma i conti deve far
per paga tanta pelle
noi ci dobbiam pigliar
 
E’ un ladro è un macellaio
un faccia da sospetto
che il ventitré a mia madre
lui ci sputava in faccia
uomo senza pudor
dicendo che doveva
educar meglio i figliol
 
Ora tutti i fascisti
con la camicia nera
li abbiam messi per lutto
alla nostra bandiera
questo sarà un ricordo
per una eternità
bandiera rossa et nera
sempre trionfera

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 246-247 (& mus.) : « Il canto è stato ricostruito in base alla registrazione effettuata i 1 maggio 1995 […] dalla voce di E. Secchiare e l’8 marzo 1997 […] da Silvano Secchiari. »