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L’Addio al free country

Olivieri, G.


Testo di G. Olivieri (1923). Sull’aria di “Addio a Lugano” di Pietro Gori.


L’America ci torna
nella terra nativa ;
ci arresta, senza colpa,
nelle navi ci stiva :
Perchè siam solidali
al nostro grand’Ideal.
 
E per la tua salvezza,
o società morente,
infrangi le speranze
d’un popolo potente :
L’Idea giammai si spezza
con la deportazion.
 
Credi che coi randelli
e con le repressione,
di trattener gli araldi
de la gran ribellione :
nel lor fraterno amor,
Essi son forti e fieri.
 
Partiamo ! che c’importa ?
Oltre queste frontiere,
issate come sfida,
son le rosse bandiere :
Le chiese ed i palagi
andrem ad assaltar.
 
Sorgi, lavoratore !
Il dollaro ti vende ;
la legge che t’opprime
la Libertà offende :
La libertà è tradita
dal regime attual.
 
Un giorno torneremo,
con la rossa bandiera ;
da forti marceremo,
uniti in fitta schiera :
E questo lo giuriamo
in faccia all’avvenir.
 
Addio “paese libero” !…
Solenne d’impostura !
Le tue azioni svelano,
l’ipocrita figura :
La Verità è folgore,
che vien a livellar.

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 209 (& mus.)