Accueil > Chansons > Il Canto dei lavoratori della terra

Il Canto dei lavoratori della terra

Gori, Pietro


Testo di Pietro Gori (1901). Musica non conosciuta.


O figli dei campi, fratelli
ne l’opra sudata, nel pianto,
si levin dai solchi ribelli
le note del libero canto.
Su in alto col seme, che il pane
per tutte le mense prepara,
ne l’alba del santo dimane
su in alto piccone e fanfara !…
 
O erio de l’aratro, a la guerra
la fossa ogni zappa farà,
o eroi de la vanga, la terra
retaggio di tutti sarà.
 
Autunni,che piogge dai cieli
aveste, e sudor da le fronti,
o inverni, che insieme coi geli
la fame chiamaste dai monti,
con voi queste mani callose,
sui germi del pane e del vino,
ordirono tutte le cose,
per fare altrui lieto il festino.
 
O eroi de l’aratro, a la guerra…
 
E voi, primavere, che tante
per l’ozio tessete corone,
su noi pur fioriste le sante
speranze di resurrezione.
Ma voi, bionde estati, che il frutto
del nostro sudor maturate,
un tozzo assai magro di tutto
il ben della terra ci date
 
O eroi de l’aratro, a la guerra…
 
E tu, padre nostro, lavoro,
che pur senza pane sei dio,
tu, artefice d’ogni tesoro,
dà forza a chi soffre in oblio ;
che se da le viti rosseggia
il sangue per l’ozio rapace,
sul mar delle spighe veleggia
la bianca visione di pace.
 
O eroi de l’aratro, a la guerra…
 
Sù i ferri che smovon le zolle
per dar alle genti ogni bene,
sù i muscoli e il cor de le folle
insorte a spezzar le catene ;
e più de le frodi la pompa
per l’umil piccone ruina,
più viva ne l’inno prorompa
la salda virtù contadina.
 
O eroi de l’aratro, a la guerra…
 
Autunni di lacrime, inverni
di stenti, d’amor primavere
maturin tra le ire e gli scherni
l’estate del nostro volere ;
e tutte nel sole una gente
dal solco risusciti unita,
e tutta da questa semente,
per tutti la vita, la vita !
 
O eroi de l’aratro, a la guerra…

Informazioni :