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Su marciam lavoratori

anonyme


Testo di anonimo (1914).


Su marciam lavoratori
della gloria il dì arrivò
contro noi, degli oppressori
l’orda iniqua si levò.
A que’ pochi mercenari
senza fede né valor
mostrerem che i proletari
no, non tremano di lor !
 
(ritornello)
All’armi cittadini
formiamo i battaglion
marciam marciam marciam
da forti combattiam, e liberi sarem.
 
Guerra han detto e guerra sia
senza tregua né pietà
contro l’empia tirannia
gridiam « Morte o libertà ».
Via lasciate le miniere
l’officine ogni lavor
bastan l’armi del mestiere
per pugnar contro i signor.
 
All’armi ecc.
 
No, non sia che ad un inferno
di nequizie e schiavitù
ci condannino in eterno
pochi iniqui contro i più !
Basti, basti il rios ervaggio
abbia fine a fine avrà :
splenda eterno il sol di Maggio
sulla nuova Umanità.
 
All’armi ecc.
 
Sugli avel de’ mille eroi
aguzziamo il nostro acciar :
maledetto chi fra noi
si rifiuta di pugnar.
L’odio accenda il nostro petto
l’ira infiammi il nostro cor…
maledetto, maledetto
chi non pugna con valor.
 
All’armi ecc.
 
Su, fratelli militari
nostro è il mondo e l’avvenir
l’Ideal dei proletari
rifiutate di tradir.
Dietro front, l’armi in aria…
non si spari sul ribel :
chi fa fuoco contro il paria
spara contro un suo fratel !
 
All’armi ecc.
 
Mille il posto prenderanno
di chi cade con valor…
Libertà, contro il tiranno
reggi il braccio all’uccisor !
Vegga si la nostra gloria
il nemico che morrà…
fa che accorra la vittoria
al tuo nome, o libertà !
 
All’armi …

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 185 (& mus.)

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