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Il Canto degli affamati

anonyme

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Testo di anonimo (1898).


Morti di fame, morti di stenti,
voi che dei ricchi l’orgia insultò,
sorgete, o vittime dei prepotenti :
de la riscossa l’ora suonò !
 
Marciamo, impavidi, contro i vigliacchi
che ci rubarono sangue ed onor !
 
Ossi spolpati, nel gran festino
ci contentammo di rosicchiar
sorgiamo, o Lazzari, noi pureil vino,
noi pure lebbrezza vogliam gustar.
 
Marciamo, impavidi, ecc.
 
Pria di sentirci sfatti, sfiniti,
per i digiuni, per il soffrir,
suvvia, scagliamoci sui parassiti ;
meglio è di piombo tosto perir.
 
Marciamo, impavidi, ecc.
 
Ma da le salme de gli sconfitti,
a mille a mille brulicheran.
i combattenti per i diritti,
i cavalieri del pianto uman.
 
Marciamo, impavidi, ecc.
 
Rullate, o stinchi dei nostri morti,
sovra i tamburi l’inno feral
o d’affamati torve coorti,
pel pan si muoia, per l’Ideal.
 
Marciamo, impavidi, ecc.

Paru aussi dans Il Canzoniere dei ribelli.— Barre [Vt USA] : Cronaca sovversiva, 1903. (p. 20)

Paru aussi dans Cancionero revolucionario ilustrado : colección de himnos y canciones libertarias en español é italiano, himnos revolucionarios. — Buenos Aires : Bautista Fuyeo, 1905 (p. 27).

Paru aussi dans : Settimelli, Leoncarlo (ed.) ; Falavolti, Laura (ed.). — Canti anarchici : [da «Addio Lugano» alla «Ballata del Pinelli»]. — Terza edizione. — Roma [Italia] : Savelli, 1975 (p. 44).

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 135