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Canto dei malcontenti

anonyme


Testo di anonimo (<1900). Su aria dell’inno di Mameli. Esiste altra versione nota col titolo “Che cosa vogliamo”.


Noi fummo da secoli
calpesti, derisi
perchè siamo pecore
perchè siam divisi.
Ma il giorno s’appressa ;
faremo l’unione.
Vigliacco padrone
ce devi pensar.
Giuriam, giuriam !
padroni non vogliam !
 
Vogliamo la pace
la scienza, il lavoro ;
la grande famiglia
d’uguali sarà.
Non più vagabondi
che guazzan nell’oro ;
la razza borghese
distrutta vogliam.
 
Vogliamo che la terra
sia patria di tutti,
che chi la lavora
ne goda i suoi frutti.
Il prete et il soldato
ci han sempre sfruttato,
ci han sempre rubato
i nostri sudor.

“Che cosa vogliamo” (ca 1910)

Noi siamo da secoli
calpesti, derisi
perchè siamo pecore
perchè siam divisi.
Ma il giorno s’appressa
faremo l’unione ;
allora, padrone,
ci avrai da pensar.
 
Giuriam, giuriam,
padron non ne vogliam.
 
Vogliamo la pace, la scienza, il lavoro,
la grande famiglia dell’umanità..
Non più vagabondi che sfruttin coll’oro ;
la razza de’ ladri dispersa sarà.
 
Vogliam che la terra
sia patria di tutti,
che chi la lavora
raccolga i suoi frutti.
 
Bon più dei signori,
ci han sempre sfruttati,
ci han sempre rubati
i nostri sudor.
 
Giuriam, giuriam, ecc.
 
Vogliamo la pace, la scienza, il lavoro,…

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 93 (& mus.)

https://www.ildeposito.org/canti/che-cosa-vogliamo (& audio)