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Inno del Primo Maggio

anonyme

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Noto anche come “Inno della libertà”. Testo di un anonimo operaio bresciano rivisto da Camillo Frampolini (1893). Sull’aria “Funiculi Funiculà” (1880) da Luigi Denza (1846-1922), sulle parole di Giuzeppe “Peppino”Turco (1846-1903).


Le plebi sotto il giogo del borghese
Languendo stan - Languendo stan.
Da fame stenti da pellagra offese
Morendo van - Morendo van.

Ma delle smorte plebi unite a un patto,
Il dì verrà ! - Il dì verrà !
Ma il dì solenne e grande del riscatto
Presto verrà ! - Presto verrà !

Su, compagni, liberi sorgiam ;
Su, compagni, su, la fronte alziam !
Già splende il sol dell’avvenir
Già splende il sol dell’avvenir
Di pace e libertà
Glorioso il sol risplenderà.

Ci succhian senza posa quei signori
Sangue e sudor. - Sangue e sudor.
Chi più non ha nè sangue nè sudori
Non fa per lor. - Non fa per lor.

Ma delle smorti plebi unite a un patto,
Il dì verrà ! - Il dì verrà !
Ma il dì solenne e grande del riscatto
Presto verrà ! - Presto verrà !

Su, compagni, liberi sorgiam ;
Su, compagni, su, la fronte alziam !
Già splende il sol dell’avvenir
Già splende il sol dell’avvenir
Di pace e libertà
Glorioso il sol risplenderà.


https://www.ildeposito.org/canti/inno-della-liberta (& audio)


Paru aussi dans Il Canzoniere dei ribelli.— Barre [Vt USA] : Cronaca sovversiva, 1903. (p. 29)

Paru aussi dans Cancionero revolucionario ilustrado : colección de himnos y canciones libertarias en español é italiano, himnos revolucionarios. — Buenos Aires : Bautista Fuyeo, 1905 (p. 37).

Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 85 (& mus.)