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Giovanni Passannante e la sua bella che chiedono la grazia al re

anonyme


Testo di anonimo (1879). Su un’aria goliardica risorgimentale.


(Giovanni)
Guardian di settimana
aprite lamia cella !
Veder vuò la mia bella,
la voglio accarezzar.
 
(Guardiano)
No, no, non posso aprire
perchè sei in penitenza ;
tu devi aver pazienza
e più non la veder.
 
(Innamorata)
Fa’ cuore, o Giovanni,
il nostro Re è clemente ;
se a Roma egli mi sente
la grazia accorderà.
O mio Giovanni
non ti avvilir,
in questa cella
non devir morir,
a Roma dal re
mi porterò,
e per Giovanni
io pregherò
 
(Giovanni)
Deh ! per pietà ti prego
aprir la porta in fretta,
voglio veder Ninetta
la voglio accarezzar.
 
(Guardiano)
Non so se tu sei stupido,
o fuor(i) di ragione,
tu sei nella prigione
e cerchi far l’amor ?

Giovanni Passannante (1849-1910) : https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14349-passannante-giovanni


Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 40-41 (& mus.)