E l’avvenire è bellopieno di speranzeil proletariato è poveroin mille circostanzeVanne sui campila terra a difenderescaccia il borghesel’eterno oppressorA te dolori e palpitifarò il palese appienomille borghesi giungonoa spezzarci il senoScendi in piazzaalza il frontereclama i dirittiin faccia al padronNoi siamo proletariprivi di lavorola guerra vogliam fareal vitello d’oroVanne sui campiimpugna il fucileuccidi il borghesel’uomo il più vileO proletario all’ertail giorno è arrivatod’uccider questa settada noi maledettaGiura vendettao proletariocontro il borghesel’infame oppressorRepubblicani e pretila differenza è pocai primi sono tirannii secondi son boiaGuerra ai borghesio proletariper questa infamianon v’è pietà.
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E l’avvenire è bello
anonyme
« E l’avvenire è bello : canzone internazionalista ». Testo di anonimo (1876). Musica non conosciuta.
Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 34
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