Questo suono, questo rombo — che son mai ? Ch’è mai che s’ode ?come vento in cupe valli — se minaccia la bufera,come murmure d’oceano — fosco in notte di paura ?Popolo è che avanza e va !Onde vengono ? ove vanno ? — Chi son questi onde parlate ?In qual luogo essi dimorano — tra l’abisso e il ciel stellato ?Li possiamo avere a prezzo, — saran ligi ad un padrone ?Più da presso il rombo è già.Udite : il tuono brontola.Ecco il sol : l’ire cadono ;la speme in fronte e il giubilo,la schiera avanza e va.Da’ tormenti vengon : vanno - verso il gaudio e la salute ;patria a lor è il mondo ovunque — sulla terra hanno dimora.A tuo pro, comprarli o venderli ? — prova dunque quanto costa,perchè il tempo avanza e va.Le tue case, le tue vesti — essi fan, ti danno il pane ;ciò ch’è sterile fecondo — fanno, dolce ciò ch’è amaro ;per te le tutto oggi e ne’ secoli. — Quale premio è lor toccato ?E or la schiera presso sta.Udite : il tuono brontola…Per sì lunghi anni stentarono — essi pronti e sordi e ciechi ;immunato il loro affanno — senza pur raggio di speme ;ora alfin son erti e sentono — e il lor grido va col vento,e il lor piede avanza e va.O voi, ricchi, udite trepidi — che già il rombo è chiaro accento :“Per morir, per voi stentammo ; — or mutata è la tenzone ;noi siam uomini e pugnamo — per il mondo e per la vita !”E la schiera avanza e va.Udite : il tuono brontola…“Guerra è dunque ? E noi dovremo — perir come legna in fuoco ?Pace ? E allor con noi ! La speme — nostra sia la vostra brama.Su con noi ! La vita innovasi ; — nè più il mondo irto è di tribolie la speme in alto sta.”Procediamo, o del lavoro — figli ! il rombo che si senteè suon roco di battaglie — e vittorie a noi vicine :chè d’ogni uomo è la speranza — il vessil che noi portiamo.Udite : il tuono brontola…
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Marcia dei Lavoratori
Gori, Pietro
Testo di Pietro Gori (1908). Musica non conosciuta.
Voir : Catanuto, Santo ; Schirone, Franco. Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento et nel Novecento (2009), p. 168.